
C'era una volta, in un ridente paese rurale del Veneto una casa di campagna con una stalla e un casone dove il contadino riponeva le botti di vino. La casa di campagna era abitata da due anziani signori moglie e marito che da sempre si erano dedicati ai campi e a tirar su due figli maschi. Alessandro il maggiore era vivace e riottoso faceva molti dispetti al fratello minore: Andrea, piu' piccolo ma molto furbo. Una volta cresciuti i due fratelli si sposarono, Alessandro ando' ad abitare in un altro paese mentre Andrea decise di mettere su famiglia nella stessa casa dei genitori, e cosi facendo promise di prendersi cura di loro finche' non avesse trovato un' altra sistemazione. La moglie di Alessandro mise al mondo una bella bambina bionda, timida e buona. Il nonno contadino ebbe sempre una sincera simpatia per questa piccola tanto buona e le promise che una volta morto le avrebbe lasciato un pezzo di vigna, quello subito dietro la casa di campagna. La bimba contenta di cio' crebbe nell' illusione un domani di vendemmiare ogni autunno l' uva del caro nonno. Ma il suo papa' Alessandro non tenne in considerazione le prospettive del furbo fratello: quando fu l' ora di ripartire il terreno e la casa, Andrea pote' entrare nell' eredita' perche' aveva i soldi per pagare la tassa di successione....Il povero Alessandro rimase con un palmo di naso, e una somma in donazione di 10 milioni di lire. La piccola bimba bionda ormai cresciuta ci rimase molto male, la promessa del nonno non fu mai mantenuta.